Proveniente da una nobile famiglia, il maestro Chojun Miyagi
(1888-1953) potè dedicare tutta la sua vita allo studio
del Naha-te. Oggi sappiamo che egli fu l'unico fra gli allievi
del maestro Higashionna a ricevere un insegnamento completo.
Grazie alla fiorente attività commerciale di famiglia,
e volendo emulare il maestro Higaonna, anche Miyagi si recò
a Fuchu nel 1915 per imparare le arti marziali cinesi. Tornato
ad Okinawa, iniziò ad insegnare a Naha, sua città
natale, e più tardi iniziò ad insegnare anche
alla polizia della Prefettura di Okinawa e nelle scuole superiori.
La principale preoccupazione del maestro Miyagi fu quella
di dare al Naha-te la stessa dignità delle arti marziali
giapponesi, come il judo ed il kendo. A questo scopo, si recò
spesso in Giappone presso l'Università di Kyoto e la
Ritsumei Kan per far conoscere la sua arte.
Nel 1929 il maestro Miyagi fu invitato a Kyoto per un gran
convegno di tutte le arti marziali giapponesi. Non potendo
presenziare, questi chiese ad uno dei suoi allievi, Jinan
Shinsato, di rappresentarlo. A Kyoto i diversi esperti, venuti
a fare delle dimostrazioni, appartenevano tutti a scuole con
nomi altisonanti. Quando chiesero a Shinsato quale fosse lo
stile che rappresentava, lì per lì egli non
sapeva rispondere. Se avesse ammesso che non era stato adottato
un nome preciso, il prestigio del Naha-te ne avrebbe sofferto
e lui avrebbe fatto la figura di un semplice amatore agli
occhi degli altri praticanti. Allora, pensandoci rapidamente,
Shinsato battezzò il suo stile "Hanko Ryu"
ossia "scuola metà dura". Ritornato ad Okinawa
Shinsato raccontò la sua avventura al maestro Miyagi.
Questi capì che doveva dare un nome alla sua scuola
in modo che essa fosse riconosciuta allo stesso livello delle
altre arti marziali giapponesi. Si ricordò allora di
un verso del kempohakku ("gli
otto poemi del pugno", che costituiscono un capitolo
del Bubishi): ho wa goju o tondosu (tutto nell'universo
respira duro e morbido) e adottò ufficialmente il nome
di Goju Ryu (Go: forza, Ju: morbidezza) per il suo stile.
Nel 1933 Chojun Miyagi fu il primo maestro della storia del
karate a ricevere il titolo onorifico di kyoshi da
parte della Dai Nippon Butokukai (la più grande organizzazione
di arti marziali d'anteguerra riconosciuta dal governo giapponese).
La creazione di un metodo d'insegnamento specifico per il
karate fu, senza dubbio, il più prezioso contributo
che egli diede allo sviluppo del karate. Allora non esisteva
ancora alcun metodo d'insegnamento di gruppo anche se i maestri
Itosu e Higaonna avevano già introdotto l'arte del
karate negli istituti pubblici. D'altra parte la maggior parte
dei maestri si accontentava di insegnare in segreto a pochi
allievi selezionati. Il maestro Miyagi, prevedendo il futuro
sviluppo del karate, introdusse nel suo insegnamento il Daruma
Taiso (esercizi di riscaldamento e preparazione alle tecniche
di base), e creò i Fukyu kata
(kata elementari per principianti) ed il kata di respirazione
Tensho, modificando inoltre in modo radicale il kata Sanchin.
Queste novità sono di una importanza storica: esse
segnano una tappa decisiva verso un insegnamento unificato
e codificato del karate.
Il maestro Miyagi morì il giorno 8 ottobre 1953 lasciando
la sua opera incompiuta. Fra i suoi allievi ricordiamo Seko
Higa, Seikichi Toguchi, Meitoku
Yagi ed Eiichi Miyazato.
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